Django unchained (2013) di Quentin Tarantino

omaggio di Tarantino al cinema italiano anni '60...






Pochi sono coloro i quali cambiano idea: a chi piaceva QT è piaciuto da morire Django, a chi non piaceva QT non è piaciuto Django, semplice. È il "solito" Tarantino: tanto sangue, tanta azione, dialoghi perfetti e divertenti, attori spettacolari. Samuel L. Jackson, alla quinta pellicola col regista texano, fa un'interpretazione impeccabile, come Di Caprio (che quando diretto dai grandi, è un grande vedi Scorzese, Cameron e Nolan) che fa un perfetto e cinico cattivo (anche se alla fine, nella vendita di Broomhilda, dopo aver scoperto di esser stato quasi truffato, fa tutto tranquillamente, come fosse stato quello il motivo della loro transazione, fossi stato io gli avrei fatto fare qualche casino in più) che riesce a recitare anche con una mano grondante di sangue.
Film western atipico, tendente allo splatter, con qualche perdonabile errore storico, e qualche grave errore di scelta musicale (va bene riaggiornare il repertorio, ma la musica rap in un western non la reggo!), per il resto la colonna sonora è perfetta!!! Storia semplice, lineare, chiara, QT non ha perso tempo a far capire/non far capire chi sia il buono o il cattivo, ma può concentrarsi sui personaggi, sulle loro azioni, su come fanno quelle particolari azioni, dandoci un quadro d'insieme storicamente non attendibile (anche se tutti hanno i denti non lavati, com'era nel vecchio west), ma perfetto nella sua totalità e in ogni sua singola parte. I dialoghi sono, come sempre, perfetti (anche se non ai massimi livelli tarantiniani), e ci permettono di capire i personaggi e approfondire la loro conoscenza. Sorprendente l'interpretazione di Franco Nero (il Django originale), molto più del suo autodoppiaggio in italiano, quando gli viene spiegato che la "d" del nome è muta risponde con un "Lo so bene" che fa intendere quanto lui conosca Django.
Eccessivamente lungo, ci sono, IMHO, almeno 25 minuti in più del dovuto: per due terzi del film il film, con la sua storia, riesce perfettamente a intrigare lo spettatore, ma poi eccede, e 165 minuti son troppi. 
Per tutte le citazioni, qui la pagina di Wikipedia, anche se credo che ogni singola inquadratura/scena/frase sia, in parte o totalmente, un omaggio a qualche film spaghetti-wester con inquadrature, zoom e frasi [epica la scena finale, dove ne fa due in uno]. Ovviamente chi sconosce totalmente, o conosce solo in parte, quei film non potrà gustarsi tutti quei momenti che rendono questo film quel che è, qualsiasi cosa sia.  Nella prima parte del film abbiamo la comicità, sia dei personaggi che delle situazioni che gli vediamo vivere, mentre nella seconda parte ci si butta più sull'amore (per la prima volta in un film di QT abbiamo una storia d'amore) e si critica poco lo schiavismo (se ne vede tanto, ma se ne parla poco).
Candidato a 5 Oscar, a 5 Bafta e a 5 Golden globe, fin ora ha preso "solo" due Golden globe (miglior attore non protagonista a Christoph Waltz e migliore sceneggiatura a QT). Ripeto: per me i premi, soprattutto questi, non valgono molto, ma 15 nomination qualcosa vorranno pur dirla.
La scena del sangue di Ellis Brittle che sporca il cotone è superlativa, da ogni punto di vista! Sangue che è un elemento fondamentale del film: ce n'è tanto, e piace, e ce n'è anche equino (per la morte del cavallo a molti animalisti il film non piacerà [in cima ai titoli di coda veniamo comunque rassicurati che nessun cavallo ha sofferto o è morto durante le riprese]).
Tarantino cita, pesantemente, Corbucci, Leone e Kubrick, quindi parte del merito del film va a loro...





Commenti

  1. spettacolare!! A me i film western han sempre fatto abbastanza cagare ma questo è tutt'altra cosa: saró banale, scontata, una capra in fatto di cinema ma queste son le uniche tre ore e passa nel mondo del cinema che non mi son pesate affatto! Waltz meritava un Oscar per tutta la prima parte e la scena in cui Samuel L.Jackson entra in scena a cavallo vestito da paggetto tutto in azzurro vince tutto :)

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  2. Ahahahha scusa, ho confuso i nomi!(che capra cinematografa che sono) Cmq hai ragione..allungare il brodo è inutile e a volte dannoso! Fortuna che Tarantino non lo fa pesare

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    1. non è pesato neanche a me perché mi piace Tarantino, però questa tendenza di allungare tutto (saghe che diventano quasi serie tv, lungometraggi che diventano rotolonireginametraggi) non mi piace, in generale...e non ne vedo una miglioria (c'ho scritto pure un post qualche tempo fa [http://onironautaidiosincratico.blogspot.it/2013/01/domanda.html] )

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