Torrente 4: Crisis Letal (2011) di Santiago Segura

in italia arriva solo il 4 capitolo (crisi letale), in seguito all'enorme successo dei primi 3 (un plauso va fatto ai, come sempre, lungimiranti distributori italiani, che hanno compreso la potenzialità della saga dopo solo 15 anni), col titolo di "il commissario Torrente - il braccio idiota della legge" (titolo originale del primo capitolo, uscito in spagna nel 1998); per il mercato italiano lo stesso regista avrebbe operato tagli ad alcune scene sgradevoli per noi, secondo lui, censurandosi da solo per non farsi censurare (bell'attestato di stima da parte dei nostri cugini latini).





Violento, trucido, razzista, o(r)mofobo, blasfemo, politicamente scorretto, divertente: questo film è questo e molto altro. Niente ricercatezze registiche (all'inizio giusto un paio di dolly, ma tanto per sboronare un pò) per il resto è puro ed esilarante divertimento. Ogni scena, con la prima al matrimonio volgarissima in tutto e per tutto, è perfettamente inserita nel contesto del film; film che denuncia anche la crisi, e come tutti facciano la qualsiasi (anche tradire un presunto amico) pur di sbarcare il lunario, o meglio, pur di poter andare a zoccole.
Il paragone coi cinepanettoni non regge, qui abbiamo un trash che vuole essere trash, pretende di essere trash e riesce ad essere trash: non ci sono intenzioni moralistiche, di denuncia o di rappresentazione della società contemporanea, ma solo voglia di ridere (anche con battute vecchie, trite e ritrite). Qui il cultore del trash avrà pane per i suoi denti: la comicità infatti non è parodia, derisione o smitizzazione di qualcosa, ma è puro trash, pura monnezza.
I personaggi sono poco caratterizzati, poco profondi, sono tutte macchiette, stereotipi all'ennesima potenza, che attraverso però una trama ben congeniata e intelligentemente furba in alcuni punti, riescono a intrattenere e divertire. Josè Luis Torrente riesce a farci amare un personaggio che fa schifo a tutti, per cosa fa e per come lo fa. 
Seppur questo sia il quarto capitolo la storia ci è chiara, non abbiamo bisogno di flashback o spiegazioni per capire la storia e l'evoluzione, a grandi linee, dei personaggi, come nelle pellicole di James Bond.
Tecnicamente la pellicola è curata (visto il budget più che giustamente), seppur non in maniera eccelsa, e tutto è ben fatto (anche inseguimenti ed esplosioni, che sembrano molto simili a quelle di "Squadra speciale cobra11": fuoriluogo ed estremamente esagerate). I titoli di testa poi sono qualcosa di epicamente volgare e truce, ma al contempo meravigliosi. 
La frase del film, pronunciata sulla tomba del cantante El Fary : “La Spagna è andata a puttane! Da quando non ci sei più il mondo è peggiorato, i froci si sposano e in America hanno un Presidente nero, chi sarà il prossimo, una donna? L’unica cosa buona è che un anno fa abbiamo vinto il Mondiale, ma non conta niente perché quasi tutti i giocatori erano del Barça”.
Una (grassa) risata vi seppellirà.





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