Darkman (1990) di Samuel Marshall Raimi

visto pensando fosse un cinefumetto; dopo aver letto che non lo è, sono sempre più convinto che sia la massima espressione dei cinefumetti fin ora, secondo solo al Batman di Adam West





Ok non è tratto da un fumetto, anche se Raimi voleva comprare i diritti di "the Shadows" ma non gliel'hanno permesso, e quindi si è "inventato" Darkman, ma comunque questo rimane il miglior cinefumetto visto: i personaggi sembrano usciti da un fumetto, le ambientazioni sono perfette, l'argomento è quello, nulla da eccepire da nessun punto di vista. 
Il protagonista è lo scienziato Liam Neeson (scoperto da Raimi, visto che fin ora aveva fatto piccole parti in film sconosciuti e in qualche serie tv poco nota) che cerca di ricreare una pelle sintetica, che gli servirà dopo l'attacco dei mafiosi in cerca del documento misterioso che la non-moglie (una raramente più che gradevole Frances McDormand) ha trovato, facendo da contabile ad un potente costruttore e imprenditore con le mani un pò sporche. Il cattivo, Robert G. Durant, è cattivo e basta, stronzo fino all'osso, senza un perché e senza una motivazione (non abbiamo lo spiegone sul suo passato o sul perché sia così, ed è meravigliosa questa cosa, è cattivo giusto perché deve esserlo). I personaggi sono tutti perfetti nel loro ruolo, quasi verosimili, e questo garba, e parecchio. La durata del film è 90 minuti, e credo che la scelta non sia affatto casuale (chi ha visto il film capirà...).
L' "eroe" di questa storia però è un eroe sfigato, non ha alcun potere (né alcuna responsabilità derivante) dal suo incidente, perde la donna che ama, è costretto a vivere in un deposito abbandonato in mezzo ai topi e ai piccioni. Però la forza d'animo, la voglia di vendicarsi (e non di cercare LA giustizia, ma solo vendetta) lo spingono a ad utilizzare l'unico superpotere a sua disposizione. La scienza viene vista, ad eccezione di quella praticata dal protagonista, come qualcosa di male, infatti in ospedale lui, come tutti, viene trattato come un oggetto, come qualcosa di cui i medici si burlano e ne ridono. Oltretutto lui alla fine diventa più bastardo e cinico di tutti i cattivi messi insieme, pur di raggiungere il suo obiettivo.
Il film è un cinecomics in tutto e per tutto, tranne per l'origine cartacea, è quindi un action (le scene d'azione sono girate perfettamente lente), è un horror/splatter (quel pò di gore che non fa male né da fastidio), è comico perché fa ridere (in parte anche grazie al gore raiminano, molto nera la comicità) e poi non c'è troppo sangue, ma la violenza sprizza da tutti i pori, e questo non può che far esultare lo spettatore. 
I movimenti di macchina sono tanti, ma sempre utili (quando vediamo, dopo la caduta infinita della mdp quei chiodi sappiamo come andrà a finire, ci chiediamo solo chi sarà il "fortunato"); il morphing in alcune scene è più esplicativo di 1000 parole; la violenza visiva dell'arrabbiatura di Darkman è perfetto, traduce in immagini il significato del suo stupore, della sua rabbia, senza bisogno di monologoni esteriori lunghi, cosiddetti profondi e smaronanti per lo spettatore. La cgi non è da buttare per l'epoca, anzi, è ben dosata e ben fatta.
Scena finale: EPICA!

Ciò che si avvicina di più ad un fumetto trasposto su pellicola.



Commenti

  1. Non ringrazierò mai abbastanza Raimi per aver girato questo film!

    Grazie per la tua recensione, in pochi conoscono e apprezzano 'Darkman' :D

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    1. Grazie a te dei complimenti...non ringrazieremo mai abbastanza Raimi almeno quanto non odieremo mai abbastanza Moccia per quella merda in formato 35mm che ci propina

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  2. Folle e malato al punto giusto! Una delle cose più spassose che io abbia mai visto

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  3. anche il fatto di essere insensibile al dolore,è un pò un "superpotere"

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    1. Credo sia più una conseguenza della "quasi morte" subita, non è insensibile, ha solo una soglia del dolore moooooooooolto alta, a quel che ho capito io...

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  4. Sto film lo adoro, ma la trama mi ricorda un po' RoboCop:
    -Entrambi hanno un cattivo corporativo che mira a prendere possesso di un territorio e costruirci sopra palazzi moderni (Strack con il suo progetto in "Darkman" e l'OCP con Delta City in "RoboCop")
    -In entrambi i film il cattivo corporativo è alleato con un criminale (Durant in "Darkman" e Clarence Boddicker ne "RoboCop")
    -Entrambi i film hanno il protagonista che viene sfigurato dai criminali alleati del cattivo corporativo e va a vendicarsi una volta 'trasformato'.
    -In entrambi i film c'è uno dei criminali che viene fatto cadere nella sua morte dal suo capo che fa una battuta sul volare ("Allora, Paulie... Ti auguro un buon volo!" "Sai volare, Bobby?") ed entrambi questi criminali infortunati muoiono schiantandosi su una macchina.
    -Entrambi i film hanno il cattivo corporativo che muore precipitando da un palazzo (curioso però come il finale di "Darkman" in un palazzo in costruzione somigli al combattimento finale di "Spider-Man 3").

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    1. Vabbè sul cattivo corporativo e corporato son tanti i film che ci battono, soprattutto di "supereroi"; e negli anni '80/'90 o i nemici erano russi o erano corporazioni. Le battute sul volo non le ricordavo: o meglio le ricordo entrambe ma non son riuscito a fare questo collegamento durante la visione. Per quanto riguarda Spider-Man 3 non credo affatto che la coincidenza sia tanto curiosa, essendo lo stesso Raimi magari ha " riciclato" la scena, a maggior ragione nel 3 dove han avuto un sacco di problemi

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