Nastri d'argento 014 - Taormina 28.06.2014

Stravince Virzì, ma Pif manco buffunìa...







A Taormina, come tradizione da ormai 14 consecutivi, vengono consegnati i Nastri d'argento, premi cinematografici assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Il premio è il più antico d'europa, secondo nel mondo preceduto solo dagli Academy Award. I premi vengono assegnati, come per gli Oscar, in seguito ad una selezione tra cinquine di candidati, tra i film usciti nell'anno solare precedente. 
Quest'anno, merito anche della partecipazione con annessa stravittoria di LGB ai nastri dell'anno passato, vince alla grande "Il capitale umano", del regista livornese Paolo Virzì, con 7 premi; lo seguono Pif con il suo "La mafia uccide solo d'estate" e i suoi 3 premi, e poi tutti gli altri.
La conferenza pomeridiana sembra un'allegra chiacchierata tra amici, con la Delli Colli (presidente del SNGCI) che chiacchiera con tutti, presentando i vincitori dei Nastri (che già si sanno da tempo, non c'è la finta suspance degli Oscar o dei David). 
Dopo le presentazioni e le foto di rito, i ringraziamenti agli sponsor e al comune per aver permesso tutto l'ambaradan, si ringrazia anche TaorminaArte per il grande lavoro fatto e per le grandi difficoltà incontrate nella gestione del tutto (la stragrande maggioranza dei dipendenti non prende lo stipendio da più di 8 [OTTO] mesi, e questo dovrebbe far riflettere un pò la gente: chi lavora veramente non prende lo stipendio, ma i soldi per i vip, le macchine dei vip, e tutte le altre cazzate dei vip ci sono eccome). 
La serata si apre con quasi due ore di ritardo (nell'accredito stampa era specificata e richiesta una particolare puntualità per evitare il ritardo, essendoci le riprese RAI [che andranno in onda comodamente il 15 luglio in seconda serata, cioè 20 giorni dopo in seconda serata...ma veramente?]), con una lentezza estrema: una clip dietro l'altra si va avanti di premio in premio. Virzì viene lasciato per ultimo, insieme a tutti i premi per "Il capitale umano". Simpatico quanto inutile il siparietto con Kasia Smutniak che viene fatta salire prima sul palco senza rispettare l'ordine a causa della gravidanza, e poi fatta risalire dopo per premiare, insieme al regista Ozpetek la collega Paola Minaccioni. Unica nota di divertimento Pif, che con la sua delicata irriverenza ha illuminato un pò una serata molto ripetitiva, fatta di "ringrazio il regista che mi ha scelto/a", "ringrazio tutto il resto del cast", "il merito è di tutti", "il nostro cinema non è poi così morto, lo dimostrano tutti i premi di stasera" (i premi del sindacato ITALIANO dei giornalisti cinematografici difficilmente vanno a film stranieri), "è meraviglioso ricevere questo premio direttamente dai giornalisti" (il premio del pubblico si chiama successo al botteghino). 
Quando poi sul palco sale Garrett Brown (inventore della steadycam e che ha girato QUESTO) e l'applauso del pubblico è stato più lieve di quello riservato a Amendola o Accorsi o Santamaria, ci si rende conto che il pubblico presente non è per forza del tutto molto interessato al cinema, ma forse più al glam e all'attenzione mediatica di certi "fenomeni".
Di certo i premi non hanno premiato solo la qualità: il Nastro speciale alla Rohrwacher è sembrato quasi un ripiego, vista l'assenza della sua pellicola dalle cinquine dei nominati; e poi il premio come miglior esordio alla regia di un corto a chi va? a Stefano Accorsi!!! certo, di tutti i giovani registi di corti, di tutti i registi di corti anziani, guarda caso, chi vanno a beccare? proprio un ex-attore che ultimamente non si è più tanto visto al cinema, che diventa regista....ma per favore va!
I titoli si son ripetuti spesso durante la serata: "Il capitale umano", "La mafia uccide solo d'estate", "Song'e Napule", "Smetto quando voglio", e anche i nomi si sono ripetuti abbondantemente, dando il senso di una autoreferenzialità e un autocompiacimento che forse sono il vero male del cinema nostrano degli ultimi tempi. Altra cosa che dovrebbe far pensare produttori, attori e registi italiani è il fatto che 35 film su 38 presenti nelle cinquine di nomination, sono stati prodotti dal main sponsor dell'evento, COINCIDENZE? non credo! 
Che questi premi possano far davvero bene al nostro cinema, che nonostante un Oscar ogni 15 anni, ne ha bisogno.




Qui sotto l'elenco completo dei vincitori:

Il film dell'anno: La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati
Regista del miglior film: Paolo Virzì per Il capitale umano
Miglior regista esordiente: Pif (Pierfrancesco Diliberto) per La mafia uccide solo d’estate
Commedia: Song’e Napule dei Manetti Bros
Produttore: Domenico Procacci, Matteo Rovere (con Rai Cinema) per Smetto quando voglio
Soggetto: Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto, Marco Martani per La mafia uccide solo d’estate
Sceneggiatura: Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo per Il capitale umano
Attore protagonista: Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni per Il capitale umano
Attrice protagonista: Kasia Smutniak per Allacciate le cinture
Attore non protagonista: Carlo Buccirosso, Paolo Sassanelli per Song’e’Napule
Attrice non protagonista: Paola Minaccioni per Allacciate le cinture
Fotografia: Daniele Ciprì per Salvo
Scenografia: Mauro Radaelli per Il capitale umano
Montaggio: Cecilia Zanuso per Il capitale umano
Sonoro in presa diretta: Roberto Mozzarelli per Il capitale umano
Colonna sonora: Pivio e Aldo De Scalzi per Song’e Napule
Canzone originale: Song’e Napule di C.Di Riso e F.D’Ancona cantata da Giampaolo Morelli per Song’e Napule

I Nastri speciali
Alice Rohrwacher per il successo internazionale di Le meraviglie
Dino Trappetti per i 50 anni della Sartoria Tirelli
Nastro d’Argento per il miglior esordio alla regia “in corto“ - Stefano Accorsi per Io non ti conosco
Nastro d’Argento per il miglior Casting Director - Pino Pellegrino per Allacciate le cinture

Altri premi
Nastro d’Argento Bulgari: Asia Argento per Incompresa (non presentatasi)
Premio "Porsche 911 Targa": Pierfrancesco Favino - Il ‘pilota’ dell’anno: Clay Regazzoni in Rush
Hamilton Behind the camera - Nastri d’Argento opera prima: Pif (Pierfrancesco Diliberto) per La mafia uccide solo d’estate
Persol Personaggio dell’anno: Claudio Santamaria per Il venditore di medicine
Cusumano – Nastri d’Argento per la Commedia: Claudia Gerini per Maldamore e Tutta colpa di Freud
Wella –  Nastri d’Argento per il look del talento: Anna Foglietta per Tutta colpa di Freud
Falconeri –  Nastri d’Argento stile e eleganza: Valeria Solarino per Smetto quando voglio
Premio "Nino Manfredi" in collaborazione con la famiglia Manfredi: Marco Giallini
Premi "Nino Manfredi" per il decennale
Claudio Amendola
Edoardo Leo
Il premio Guglielmo Biraghi 2014 per gli esordienti - Matilde Gioli per Il capitale umano




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